Sfortunatamente, non è un segreto che il mondo oggi si trova a fronteggiare più avversità ora che mai prima d’ora: dall’instabilità politica, alla sostenibilità fino alla produzione di cibo per la popolazione in costante crescita. Sapevi che le Nazioni Unite prevedono un aumento della popolazione fino a 10 miliardi entro il 2050? Sono tante bocche da sfamare. Come dovremo fare per raggiungere gli obbiettivi Net Zero con una crescita così drastica della popolazione? Città e centri abitati si stanno espandendo; sempre più terreno è necessario per l’agricoltura intensiva, che mette già sotto sforzo le risorse naturali e la salute del terreno.
Ma non è tutto così catastrofico come può sembrare.
Nuove menti brillanti si stanno formando, incoraggiando nuovi sviluppi tecnologici che possano guidarci nel processo di produzione sostenibile di cibo per il mondo intero. Una soluzione a tale problema potrebbero essere le coltivazioni verticali, altresì conosciute come “coltivazioni indoor”.
Prima di tutto, cos’è l’agricoltura verticale? E come funziona? La coltivazione verticale è una tecnica relativamente nuova che permette di coltivare le piante al chiuso invece che sulla terra come nella tradizione agricola, spesso impilate in strati come scaffali futuristici nei magazzini - ma con piante e i loro prodotti. Le coltivazioni verticali possono anche essere sviluppate su strutture come grattacieli o sottoterra; alcune persone hanno addirittura creato la propria coltivazione verticale fai-da-te dal proprio giardino come una moderna serra.
Lo scopo dell’agricoltura verticale è di creare un ambiente controllato. Fa uso di luce artificiale con l’efficienza energetica dei LED (diodo a luce emittente), invece che quella solare, questi possono controllare la temperatura, l’umidità, il terreno, i nutrienti e molto altro— l’ambiente controllato permette un’ottimizzazione delle condizioni esterne creando così le perfette condizioni di crescita delle piante.
Quali sono i benefici che comporta? A partire dalla rivoluzione agricola, la quale è considerata la causa per cui abbiamo prosperato e ci siamo evoluti nella società odierna; la popolazione si è moltiplicata. A quei tempi la popolazione era poco numerosa e aveva un impatto ambientale ben inferiore rispetto a quello di oggi. La quantità di terreno necessario per l’agricoltura nell’età moderna – per non parlare di quella futura - non è più sostenibile nel lungo periodo: deve cambiare. E il cambiamento sta avvenendo.
La coltivazione verticale punta ad essere più efficiente e più sostenibile. Essere vicini a città con alta densità di popolazione riduce il bisogno di trasporto di un quantitativo significativo. Questo potrebbe servire ad introdurre un più lungo periodo di conservazione se non si sprecano giorni interi per il trasporto su camion. Altri tipi di colture possono essere coltivate e raccolte in spazzi più piccoli, sfruttando lo spazio in modo molto più efficiente, perfino più delle coltivazioni intensive. Plenty, sostiene di poter far entrare 300 ettari di terra coltivabile nelle dimensioni di un grande negozio.
Anche l’uso dell’acqua nell’agricoltura verticale è molto più efficiente. Sfrutta, infatti, dei sistemi smart controllati da remoto che assicurano l’erogazione della quantità necessaria e specifica d’acqua. Inoltre, la compagnia “Plenty boasts” ha dichiarato di risparmiare oltre 4 milioni di litri d’acqua a settimana grazie ai sistemi adottati. Raccogliendo l’acqua evaporata, che sarebbe altrimenti andata persa in una modalità di coltivazione tradizionale, per riusarla poi quando necessaria.
Il beneficio di essere al chiuso, in un ambiente controllato e ottimizzato è anche il fatto di essere protetti dalle avversità meteorologiche. A livello mondiale, i contadini dipendono dalle regolari e prevedibili stagioni per far crescere le colture. Ma con il cambiamento climatico e le condizioni meteorologiche sempre più estreme, arrivare agli obiettivi produzione è una sfida sempre più ardua. L’ambiente interno è invece controllato e ottimizzato, permettendo di avere raccolti più grandi con più regolarità. L’agricoltura tradizionale consente due raccolti l’anno con le condizioni meteo e le stagioni attuali. La coltivazione verticale non è dipendente da queste, potendo così produrre cibo fresco o piante tutto l’anno. Nordic Harvest, l’azienda di agricoltura verticale più grande d’Europa, dichiara di poter avere un raccolto ogni 2-3 settimane, dal seme al fiore pienamente sviluppato, grazie alla possibilità delle loro colture di crescere in condizioni perfette.
Anche la pianta stessa è più pulita. L’essere in un ambiente chiuso assicura l’assenza di parassiti, di batteri dannosi e una gestione controllata delle malattie. I nutrienti aggiunti nel sistema controllato eliminano i danni al suolo e agli ecosistemi acquatici.
La coltivazione verticale può anche prevenire il bisogno di deforestazioni per far spazio a terreni agricoli. Questo potrebbe anche significare che possono essere utilizzati terreni non adatti all'agricoltura, come i terreni aridi e secchi e le terre desertiche?
L’agricoltura verticale è ancora in fase di evoluzione, motivo per cui i costi potrebbero risultare troppo alti per alcuni. L’installazione iniziale per un sistema del genere ha dei costi significativi; basti pensare alla sola idea di dover pagare per della luce artificiale? Il sole è gratuito. Per alcuni l’agricoltura verticale non è attuabile… per ora. Sfortunatamente, affinché alcuni cambiamenti significativi avvengano, anche se per il meglio, bisogna che ci sia un ritorno economico e profittevole, altrimenti i colossi aziendali saranno ben poco motivati a cambiare mentalità.
In più, l’energia necessaria per far funzionare queste coltivazioni potrebbe contrastare i benefici della sostenibilità, se dovranno essere sempre alimentati dai combustibili fossili. Detto ciò, i LED sono diventati molto più economici ed energeticamente efficienti. Per di più, se i governi continuano a sforzarsi a lasciar stare i combustibili fossili, queste coltivazioni potrebbero essere alimentate da altri mezzi come l’energia solare. Inoltre, se i governi continueranno a impegnarsi per abbandonare i combustibili fossili, queste aziende agricole potrebbero essere alimentate con altri sistemi, come l'energia solare. Per esempio, la sostenibilità è fondamentale per Nordic Harvest. L'intero processo di produzione si basa esclusivamente sull'energia eolica, eliminando così la necessità di combustibili fossili.
Fondamentalmente, quest’ultimo punto ci dà speranza e suggerisce che le coltivazioni verticali possono essere sostenibili al 100% e anche economiche. Ora, come mai prima, le aziende ascoltano e si adattano per incontrare i bisogni dei consumatori. E sempre più consumatori chiedono sostenibilità e aziende responsabili, è quindi nel loro interesse ascoltare i clienti per mantenere quelli attuali e crearne di nuovi. In risposta alla questione dei costi, alcuni sostengono che i raccolti multipli, l'aumento delle rese e il migliore utilizzo dello spazio potrebbero significare che, a lungo termine, le piantagioni verticali si riveleranno più efficienti dal punto di vista dei costi.
C'è preoccupazione per alcune culture e piccole aziende agricole non così ricche, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Che ne sarà di loro se non avremo più bisogno di importazioni da Paesi con climi più caldi e ci affideremo in larga misura all'agricoltura e alle esportazioni?
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