L’IA per il controllo delle infestanti nella difesa chimica e meccanica
Scopri come l'intelligenza artificiale (IA) sta cambiando il modo in cui affrontiamo le erbe infestanti! Dalla riduzione dei pesticidi alla lotta meccanica con tecnologie all’avanguardia, vediamo insieme cosa c'è di nuovo.
L’IA approda nel segmento della lotta alle infestanti e si integra, come era facile prevedere, perfettamente alla tecnologia di irrorazione a rateo variabile, consentendo agli agricoltori di ridurre le dosi di erbicidi. I risultati dei primi test a livello globale sono davvero incoraggianti e, in alcuni casi, mostrano una riduzione dell’80% del prodotto normalmente erogato nelle operazioni di trattamento pre-semina. Si tratta dei cosiddetti sistemi di precision spraying di ultima generazione che sono in grado di identificare le erbe infestanti e di inviare un segnale agli ugelli per attivarsi solo nelle piante target, in molti casi grazie all’ausilio della sensoristica evoluta.
L’attuale contesto politico è favorevole a queste tecnologie: crescono infatti le pressioni dell'Europa sugli agricoltori per la riduzione del ricorso alla difesa chimica. In linea con la strategia Comunitaria che ha tra gli obiettivi il dimezzamento dell'uso di agrofarmaci (entro il 2030), la nuova Pac prevede sovvenzioni per chi si impegna a usare meno prodotti fitosanitari e a introdurre metodi di difesa più evoluti. Allo stato attuale i trattamenti possono essere più mirati, grazie a irroratrici Isobus che distribuiscono i fitofarmaci tramite le funzioni di controllo sezioni o di controllo della dose variabile. Ma, con l’IA, la precisione di intervento aumenta ulteriormente grazie alla sua perfetta integrabilità alle attrezzature trainate e semoventi.
Il sistema che usa l’AI agisce su sensori iperspettrali per il rilevamento delle infestanti in campo. L'integrazione sugli sprayer di molti brand che ne commercializzano versioni compatibili, gli ultimi sviluppi e i numerosi collaudi agronomici, hanno migliorato notevolmente le possibilità di questi sistemi, che saranno presto disponibili sul mercato. I sensori di bordo in pratica riconoscono le erbe infestanti in campo e comandano l'apertura di specifici ugelli della barra, permettendo di raggiungere un'altissima precisione nei trattamenti con due traguardi: incrementare la redditività aziendale e migliorare la sostenibilità ambientale.
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Gli sprayer semoventi o trainati più recenti utilizzano una nuova generazione di sensori iperspettrali, più compatti, più leggeri e installabili direttamente sulla barra. Sono abbinati a nuove ottiche che ampliano il campo visivo di ogni sensore, evitando il montaggio di un numero maggiore di unità sensoristiche. Sono state inoltre introdotte luci a Led intelligenti per migliorare le performance e l'esperienza utente in condizioni di bassa luminosità. I sensori iperspettrali monitorano costantemente la vegetazione in campo rilevando colore e forma dell'infestante target. È a questo punto che interviene l'intelligenza artificiale che, basandosi su un database agronomico, riesce a distinguere pianta coltivata e malerba. La capacità di autoapprendimento, inoltre, consente al sistema di imparare autonomamente a riconoscere le infestanti e a classificarle man mano che monitora le colture.
I nuovi sistemi basati su IA operano in diverse modalità di trattamento: quello per il trattamento localizzato delle infestanti su terreno nudo; quello per la distinzione delle infestanti dalle piante coltivate e il trattamento localizzato in presenza della coltura; quello per la distinzione delle infestanti dalle piante coltivate e il trattamento con controllo della dose variabile. Quest’ultima modalità prevede un'applicazione a dose bassa e l'incremento della stessa quando si rileva una malerba. Con queste tre strategie, è possibile ottenere un risparmio di prodotto dall'80 al 95% a seconda della coltura, della percentuale d'infestazione e della dose distribuita. Si può anche ridurre il rischio di fenomeni di resistenza ai prodotti attivi, sempre più frequenti nell'irrorazione convenzionale. L’ulteriore vantaggio è che tutti questi sistemi intelligenti si integra perfettamente nelle interfacce di comunicazione Isobus, ma soprattutto nei portali digitali per l'archiviazione dei dati di lavoro.
Altri costruttori hanno applicato l’IA alle sarchiatrici per gestire le infestanti durante l’intero ciclo di coltivazione, tra le piante nelle fasi iniziali e nell'interfila nelle fasi successive. Il cuore di questi sistemi è rappresentato dal sensore di rilevamento della coltura. Le immagini catturate dal sensore vengono analizzate dal software basato su intelligenza artificiale per determinare la posizione della singola pianta. Con le informazioni ottenute, gli organi sarchianti possono lavorare, con precisione, intorno alla pianta. Ma l’IA non si ferma qui e le sue applicazioni continuano a espandersi a ritmo veloce. Rimani aggiornato con noi per scoprire le prossime innovazioni che trasformeranno il mondo dell'agricoltura. Segui il nostro blog per non perdere nemmeno una novità e vedere come la tecnologia continua a rivoluzionare il nostro modo di coltivare!