L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il modo in cui coltiviamo e gestiamo i mezzi agricoli, e questa trasformazione sembra inarrestabile. Ma cosa significa tutto questo per te, che operi nel settore o sei curioso di conoscere il futuro dell’agricoltura? In questo articolo, scoprirai i prossimi passi di questa tecnologia all’avanguardia e come, presto, l’IA potrebbe acquisire la sensibilità esperienziale e agronomica che oggi contraddistingue il lavoro dell’agricoltore.
L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il modo in cui coltiviamo e gestiamo i mezzi agricoli, e questa trasformazione sembra inarrestabile. Ma cosa significa tutto questo per te, che operi nel settore o sei curioso di conoscere il futuro dell’agricoltura? In questo articolo, scoprirai i prossimi passi di questa tecnologia all’avanguardia e come, presto, l’IA potrebbe acquisire la sensibilità esperienziale e agronomica che oggi contraddistingue il lavoro dell’agricoltore.
L’IA si sta integrando velocemente a trattori, macchine semoventi o attrezzature. L'ISOBUS, quando fu lanciato, ha rappresentato una svolta fondamentale nel panorama dell'agricoltura tecnologica e, inconsapevolmente, ha aperto la pista all’integrazione con l’IA anni dopo. Questo protocollo ha permesso ai macchinari di marchi diversi di comunicare tra loro, risolvendo problemi di compatibilità. Grazie a un'unica console, l'operatore ha potuto controllare sia il trattore che le attrezzature collegate, con uno scambio di dati continuo che ottimizza le operazioni. Poi è arrivata la guida satellitare assistita che ha consentito di mappare i terreni con una precisione incredibile, abbinata a nuovi software e dispositivi che consentono all'operatore di tracciare il percorso più efficiente per completare il lavoro in minor tempo. Parallelamente è stato sviluppato il sistema di Fleet Management che ha permesso il controllo in tempo reale delle flotte di trattori. Grazie alla geolocalizzazione avanzata, è possibile monitorare la posizione dei mezzi, le attività svolte e raccogliere dati essenziali per ottimizzare il funzionamento delle macchine.
Il precision farming è la tecnologia più in auge in ambito agromeccanico, anche se il suo utilizzo è ancora parziale e non uniformemente diffuso nel tessuto aziendale europeo. I produttori di trattori stanno collaborando con start-up per sviluppare soluzioni che migliorano le performance dei macchinari e delle operazioni in campo, come quelle capaci di generare mappe per ottimizzare l'applicazione di fitofarmaci o fertilizzanti sul campo. Altri hanno invece integrato l’infotainment di bordo con funzionalità che permettono di visualizzare facilmente dati specifici sul terreno e sull'attività agricola. Nel settore delle attrezzature, ci sono software che assistono l'operatore nella regolazione precisa di macchinari complessi, aumentando la precisione e l'efficienza delle operazioni agricole.
I trattori senza conducente, sfruttando l’intelligenza artificiale, possono già essere in grado di lavorare autonomamente a livello 3, ovvero senza necessitare di alcun intervento umano. Con reti neurali e con l’intelligenza artificiale per trattori, la macchina è in grado di capire e seguire l’andamento del terreno, valutare la presenza di ostacoli, capire i tipi e le posizioni degli oggetti lungo il terreno, costruire traiettorie e dare comandi di controllo per le manovre da far effettuare al trattore. I trattori-robot utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale per le operazioni che vanno dalla preparazione del petto di semina fino alla raccolta, con la possibilità di riconoscere le piante “buone” da raccogliere, distinguendole da quelle improduttive o da eventuali infestanti residue.
L'intelligenza artificiale (IA) sta quindi già trasformando il settore agromeccanico, introducendo nuove tecnologie che rendono l'agricoltura più efficiente, sostenibile e automatizzata. Oltre alle macchine autopilotanti, come trattori e mietitrebbie, l'IA sta evolvendo per svolgere compiti sempre più complessi, come il monitoraggio e la gestione delle colture, la diagnosi delle malattie delle piante e l'ottimizzazione dell'uso delle risorse naturali, nella direzione dell’obbiettivo “Sostenibilità”. L'IA può migliorare la gestione dei nutrienti, analizzando i dati sui livelli di azoto, fosforo e potassio nel suolo, e suggerendo quando e dove applicare fertilizzanti. Questo riduce sia i costi che l'impatto ambientale.
Sostenibilità significa anche minimizzare l’impatto sul terreno. Se si conosce la natura, la consistenza e l’ampiezza del terreno da arare, l’attrezzo gestito dall’IA si regola autonomamente. Per il pieno campo si dispone già di trattori (spesso porta attrezzi) cingolati o quadricingoli e addirittura potrebbero essere rispolverati prototipi a tre o quattro assi per agevolare la distribuzione dei pesi. Per quanto riguarda le operazioni in vigneto o tra i filari, invece, si stanno sperimentando sistemi di visione capaci di intervenire prima ancora che la pianta venga attaccata da virosi invisibili all’occhio umano.
Grazie alla tecnologia Sense and Act, che valuta le condizioni del campo e regola le macchine in base ai parametri rilevati, una nuova irroratrice semovente è ora in grado di distinguere le infestanti nel terreno, trattando in maniera localizzata solo dove è necessario. Questo permette non solo di ridurre di oltre il 30% i costi per gli agricoltori, ma anche di diminuire l’impatto ambientale. Il passo successivo sarà lo sviluppo della tecnologia di irrorazione "green-on-green" che permetterà di distinguere le erbe infestanti dal raccolto in crescita, riducendo del 90% le operazioni di controllo.
Nonostante i vantaggi, ci sono ancora delle sfide legate all’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore agromeccanico. Alcuni agricoltori, specialmente quelli meno tecnologicamente avanzati, sono riluttanti a cambiare i propri metodi tradizionali. Il ricambio generazionale, unito al continuo sviluppo delle tecnologie, sta favorendo una rapida diffusione dell’IA in agricoltura. Questa evoluzione non riguarda solo il settore agricolo: l’intelligenza artificiale si sta integrando sempre più rapidamente in tutti i settori produttivi, dall’industria ai servizi, con progressi che ormai avanzano quasi su base settimanale. È quindi facile immaginare che, a breve, l’IA diventerà parte integrante della gestione delle aziende agricole, contribuendo ad automatizzare e ottimizzare ogni fase del ciclo produttivo. In definitiva, l’intelligenza artificiale non rappresenta solo il futuro dell’agricoltura, ma una vera e propria rivoluzione in grado di ridefinire il modo in cui concepiamo e gestiamo la produzione alimentare, con benefici tangibili per l’intera filiera. Continua a seguirci per rimanere aggiornato su come questa tecnologia trasformerà il settore!