La connettività dei mezzi in cantiere apre all’automazione spinta delle macchine e delle attrezzature per il movimento terra, anche grazie al booster dell’IA. In questo articolo scopriremo insieme come avviene.
La connettività in cantiere è un processo in crescita costante. Tutto il settore delle MMT è entrato ormai in una fase di maturità digitale e di connettività integrata al pari di altri ambiti industriali, anche se in leggero ritardo rispetto agli stessi. I trend della digitalizzazione spinta e innovazione tecnologica per macchine, attrezzature e soluzioni sono sempre più centrali a livello di tematiche e novità proposte dai principali brand. E non potrebbe essere altrimenti visto che l’elettronica, i software e le tecnologie di connessione sono diventate parte integrante dei mezzi d’opera, anche perché disponibili e fruibili al pari della componentistica tradizionale. Se connettività e digitalizzazione finora sono state parte integrante di un miglioramento che si proponeva soprattutto di incrementare il numero di funzionalità e gestionali delle macchine, la next generation di tecnologie interconnesse di macchinari punta a una maggiore automazione dei macchinari in cui la presenza umana si dedica soprattutto alla gestione e al settaggio di macchinari che dovrebbero riuscire a lavorare in totale autonomia, senza nessun operatore in cabina. Questo processo sta ricevendo un’accelerazione non solo dai progressi fatti nella direzione di una connettività tra le macchine e la gestione dei loro dati spinte che rappresentano la base di un cantiere iperconnesso, predittivo e in futuro robotizzato, ma viene vitaminizzato dal nuovo approccio della progettazione industriale derivante dall’Intelligenza Artificiale (IA).
Su che basi poggia la connettività di seconda generazione nel construction? Le ultime release tecnologiche, come l’estensione e il miglioramento della connettività digitale spinto da tecnologie come 5G, satelliti LEO (low earth orbit), fibra ottica, stanno avendo un forte impatto anche sull’ecosistema del cantiere.
L’evoluzione non è da poco. Basti pensare che fino a pochi anni fa il cantiere era per sua stessa definizione poco ricettivo alla ricezione del segnale internet di connessione. Oggi, al contrario, la connessione è tipica di questi ambienti, capace di veicolare dati e informazioni utili a migliorarne l’efficienza e i processi decisionali, monitorare in tempo reale posizione e utilizzo delle macchine, così come la disponibilità di informazioni diagnostiche e prestazionali. Un insieme di elementi che rappresenta un supporto ormai indispensabile per migliorare la gestione delle flotte, ridurre i consumi di carburante, aumentare la sicurezza, migliorare la pianificazione di controlli e manutenzione e, in definitiva, una delle aree in cui le imprese edili possono maggiormente beneficiare già oggi dei vantaggi di un cantiere connesso. Ma a rappresentare la novità è l’interazione sinergica tra le macchine quale conseguenza della connettività.
Sono lontanissimi i tempi in cui IA era argomento di romanzo di fantascienza. Non è passato quasi un anno dal boom di Chat GPT che di intelligenza artificiale si parla già come di realtà tecnologica evoluta con integrazione nei processi cantieristici di breve medio termine e il suo accesso rapido trova terreno fertile proprio grazie alla connettività evoluta. Il flusso dati macchina – il cloud permette ad esempio l’analisi da parte dell’AI di tutti i parametri operativi e, su questa base, la gestione di tutte le funzioni automatizzate che ci sono e che verranno a bordo macchina, così come l’implementazione delle nuove funzionalità.
Connettività e AI riescono a ottimizzare l’efficienza e l’organizzazione di tutto il cantiere, dalla verifica in tempo reale dell’avanzamento lavori all’automazione di operazioni ripetitive e a basso contenuto tecnologico (pensiamo alla gestione di un ciclo di produzione o di posa del calcestruzzo) come il rilevamento di scorte e quantità di un magazzino o dei livelli di carburante dei macchinari per il rifornimento predittivo, o la gestione del personale, migliorando più in generale i flussi operativi del cantiere e abbattendo l’interruzione della attività lavorative.
Non sono comunque pochi i processi cantieristici che già sfruttano funzioni in tema di connettività e di funzioni digitali ma tendenzialmente, come anticipato, il mondo delle macchine e attrezzature movimento terra sta prendendo ora consapevolezza che la gestione della singola macchina diventa gestione della macchina nell’unità cantiere e, grazie alle AI, la comunicazione si allarga ulteriormente, toccando diverse piattaforme digitali e apparati organizzativi anche extra-cantieristici.
Per i cantieri BKT propone l’ampia gamma di pneumatici EARTHMAX, appositamente pensata per le attività più gravose del cava-cantiere di cui fanno parte anche i modelli giganti. Tra questi, EARTHMAX SR 46 equipaggia i dumper rigidi che operano in ambienti rocciosi come le miniere, mentre EARTHMAX SR 53, classificato L-5, è stato progettato per pale caricatrici che operano in condizioni difficili.